Meditazioni intorno al tema della gnosi

I mistero glorioso – Gesù che risorge da morte

Contro la tentazione gnostica del luteranesimo e dell’accentuazione della coscienza

Qui prendiamo come esempio anzitutto il luteranesimo: in questa sfaccettatura si passa dal “Cristo in sé” al “Cristo per me”, Cristo viene interpretato sempre in maniera soggettiva e soprattutto la parte di Cristo che mi serve, come se Cristo non avesse un’identità propria che debba essere presa in totalità. Con Lutero inizia questo approccio dove il soggetto prevalendo viene a tralasciare tutti i concetti che sono legati alla persona di Cristo, ma che sono fondamentali in vista di un approfondimento della nostra fede e quando rimane il “Cristo per me”, ci sono tante fedi che vengono a esistere, una secondo ciascuno, perché se” Cristo per me” è una cosa, io avrò quella fede; se per un’altra persona il “Cristo per me” sarà un’altra cosa, ci sarà una seconda fede ecc.

Il “Cristo in sé” ci permette invece di assicurarci l’unità della fede tra di noi. Un altro aspetto di questo mistero è quello dell’accentuazione della coscienza: la coscienza dunque non come luogo dove Dio parla, ma come luogo dove io mi esprimo e decido con i miei pensieri le leggi da applicare. Quindi non una legge che viene dall’alto, ma una legge che io mi costruisco, non una legge rivelata, ma una legge costruita a tavolino. Dobbiamo evitare queste tendenze perché ci portano ad allontanarci da Cristo e dalla Parola rivelata.

Quindi che il Signore ci protegga da questi errori che possiamo avere, che possiamo essere saldati e saldi nella verità della dottrina che ci è stata trasmessa dagli Apostoli attraverso la Chiesa e a nostra volta quindi essere trasmettitori della vera fede come hanno fatto prima gli apostoli, poi le donne che hanno annunciato la sua Resurrezione, fondamento del nostro essere cristiani.

Gesù: “Io sono la resurrezione e la vita. Confida in me in tutte le angustie della tua vita, e sii certa del trionfo della mia gloria nella tua vita. Sii forte e vivi di amore e di carità, e risorgi ad una nuova vita, dopo avere crocifisso le tue miserie alla croce della penitenza e della mortificazione. Ti benedico +”.

L’anima: “O mio Gesù, fammi risorgere tu, perché io sono sempre la stessa, nonostante le grandi grazie che tu mi hai fatte. Mandami nel cuore una novella grazia di compunzione, affinché io muti la mia vita e compia la tua Volontà”.

II mistero glorioso – Gesù che ascende al Cielo alla destra del Padre

Contro la tentazione gnostica del pacifismo e dell’ecologismo

In questo mistero approfondiamo due cose attualissime: una è il pacifismo, l’altra è l’ecologismo. Il pacifismo inteso come la salvezza fondata sulla pace terrena, o addirittura che si identifica con la pace terrena; come se la pace in quanto astensione dai conflitti possa essere salvezza per il mondo, come se l’assenza di guerra possa garantire una situazione di beatitudine, cosa impossibile perché la pace ci viene dall’alto e, come è scritto, “Cristo è la nostra pace”. Quindi l’uomo non può raggiungere veramente, anche se magari in assenza di conflitti, quella pace che è destinata ai figli di Dio radicati in Cristo. L’ecologismo compie invece il passaggio dal creato, quindi da un Creatore che pone l’esistenza, a madre natura, quindi alla creatura che si auto-crea, che non ha bisogno di qualcun altro per determinarsi, identificarsi e per crearsi valorizzando all’estremo la natura fino a farla diventare una déa.

Sono derive, sia l’una che l’altra, che vengono a negare la verità del Creatore e vengono a negare la realtà della salvezza che non si basa semplicemente su un contratto sociale, ma su un dono dall’alto. Chiediamo allora in questa decina di poter essere capaci di essere sempre con gli occhi puntati verso il Creatore, essere sempre consapevoli di essere creature e come creature di essere chiamati all’adorazione come fanno gli apostoli che guardano Gesù che ascende al Cielo e poi vanno al Tempio e lodano e adorano Dio per quello che hanno visto e per quello che hanno ricevuto.

Gesù: “Ascendi in alto e distaccati da tutte le cose della terra. Non puoi ascendere se non ti fai piccola, umile e piena di grande carità. Vinci te stessa, poiché ancora sei tutta piena di te, e tu sai che se un pallone non rarefà l’aria che lo riempie, non ascende. Hai bisogno di rarefare la tua natura e riempirti di Spirito Santo. Ti benedico+”.

L’anima: “O mio Gesù, sono tanto mortificata di aver fatto tanto poco progresso dacché tu mi hai chiamata ad una vita più perfetta! Abbi misericordia di me, e porgimi la tua mano perché io ti segua animosamente nelle altezze di una vita santa”.

III mistero glorioso – La discesa dello Spirito Santo su Maria e sugli apostoli

Contro la tentazione gnostica del “comunionismo” e del sincretismo

In questo mistero ci vogliamo soffermare su due realtà: una, che vogliamo chiamare “comunionismo”, e l’altra, sincretismo. Il “comunionismo”, come l’ho chiamato, è quel passare dall’unità tra i cristiani, quindi la comunione centrata su Dio, a una comunione centrata invece sui bisogni umani e quindi una comunione che si fonda non tanto sul dono di Dio e sulla fede nello stesso Dio, ma una comunione orizzontale, non più verticale, una comunione che si basa sulle assonanze personali, sulle simpatie personali, sui bisogni personali e quindi delle molteplici comunioni di differente tipo, ma che non fanno unità tra di loro perché non si fondano su Dio, ma sono bassate su queste relazioni interpersonali che possono magari sperimentare una certa unità, ma unità che non è duratura perché non è fondata su di Lui.

Questo mistero ci illumina anche sulla realtà del sincretismo in cui si passa dalla semplicità di Dio alla mescolanza degli déi e degli idoli. A Pentecoste ci sono varie lingue che scendono sugli apostoli, ma è lo stesso Spirito, nel sincretismo invece c’è il contrario: ci sono tanti déi che apparentemente si mescolano gli uni con gli altri. Ciò è impossibile perché Dio è uno e dunque non possono essere che idoli, ma non solo: questa mescolanza sincretista non può che essere un abominio agli occhi di Dio.

Allora chiediamo al Signore di fare vera comunione tra di noi, una comunione che è centrata veramente sul Signore, sull’Amore che, prescindendo dalle comunanze personali e fondandosi su di Lui, può coinvolgere ogni uomo, ogni persona e quindi può veramente essere comunione piena perché si fonda sul dono dello Spirito Santo. Allora chiediamo in questa situazione di poter esser capaci di comunione attraverso la nostra vita perché siamo sempre direzionati verso Dio, origine e fonte di ogni unità.

Gesù:  “Tu hai ancora una vita naturale, e ti fai guidare più dagli impeti di un improvviso entusiasmo che dalla grazia. Credi di star bene quando hai un poco di sensibile fervore, e non sai essermi fedele nelle tenebre e nelle ansietà dello spirito. Invoca lo Spirito Santo perché ti guidi, e poni nelle sue mani le tue potenze, perché le orienti a Dio nelle vie dell’amore. Ti benedico+”.

L’anima: “Spirito Santo Dio, vieni e possiedimi tutta. O Maria, Mamma mia, prega per me e attraimi lo Spirito Santo, perché, come gli Apostoli, io sia trasformata in una nuova creatura”.

IV mistero glorioso – Maria che è assunta in Cielo corpo e anima

Contro la tentazione gnostica del modernismo e del panteismo

Vediamo due altri aspetti collegati alla gnosi che sono il modernismo e il panteismo. Il modernismo in cui la fede diventa sentimento religioso, la fede non più come un contenuto rivelato a cui io aderisco, ma un
sentimento che provo dentro, che provo nel cuore, un sentimento di adesione al divino, talvolta anche un po’ impersonale, ma un sentimento frutto magari di un’esperienza, di un incontro, ma che si ferma lì, non produce fede, contenuto di fede, non produce una Rivelazione completa legata agli articoli della fede. È semplicemente un sentimento religioso da cui poi scaturisce tanto altro che adesso non ho il tempo di approfondire. La sintesi del modernismo porta al panteismo: questa fede che diventa sentimento fa che sia una cosa che tutti hanno perché tutti hanno un sentimento religioso e quindi Dio diventa presente in tutto fino a diventare tutto. Dio che è identificato con il tutto e il tutto è Dio.

Il modernismo porta fino a questa situazione, a questo punto. Pio X ha condannato il modernismo già più di 100 anni fa, ma è ancora molto presente: è nei membri della Chiesa talvolta, non nella Chiesa in sé stessa che è evidentemente santa. Chiediamo quindi al Signore di essere noi anzitutto protetti da queste varianti eretiche, ma che possiamo anche aiutare chi prende questa strada a riprendere la via corretta della Rivelazione.

Gesù: “Tu contempli Maria Santissima assunta al Cielo anima e corpo, ma non contempli che la via che la condusse a questo grande trionfo fu quella del Calvario. Se Maria soffrì tanto e soffrì per me, non vuoi anche tu soffrire? A te sembra che nella vita tu raccogli solo amarezze eppure, se soffri per amore di Dio, ogni amarezza è un seme di eterna gloria. Accetta la croce, se vuoi raggiungere la gloria dell’eterno trionfo. Ti benedico+”.

L’anima: “Traimi appresso a Te, o Vergine Immacolata, e dammi un grande spirito di pazienza e di pace.
Trai a Dio la mia famiglia e i miei figli, e fa’ che tutti siano salvi eternamente”.

V mistero glorioso – Maria incoronata Regina del Cielo e della terra

Contro la tentazione gnostica del nichilismo e del globalismo

In questo ultimo mistero vogliamo renderci conto che ci sono due ultimi aspetti legati alla gnosi che possiamo individuare sia nel nichilismo che nel globalismo. Nichilismo: nella misura in cui non c’è un Dio personale a poco a poco si avanza, attraverso il relativismo, verso il nulla, verso il nichilismo appunto, fino ad adorare il nulla perché l’unico che è, è Dio e se non adoriamo Dio, adoriamo il nulla. Globalismo: ci fa passare dalla distinzione personale, che inizia nella Trinità e scaturisce poi nella nostra realtà personale, nelle nostre relazioni, all’indistinto impersonale.

Il nichilismo, il nulla e il globalismo, l’indistinto impersonale sono proprio gli obbiettivi a cui la gnosi ci porta per portarci infine alla disperazione personale, ad una situazione di totale dipendenza dall’autorità, un certo autoritarismo, e ad una totale assenza di libertà personale.

Chiediamo dunque che la nostra libertà sia sempre difesa da noi stessi innanzitutto e poi dai fratelli e che in nome di Cristo possiamo difendere la libertà perché dietro la libertà c’è una persona. Quando parliamo di libertà, parliamo di persona e quando parliamo di persona facciamo riferimento anzitutto alle tre Persone della Trinità: difendere la libertà significa allora difendere la verità di Dio pur in maniera indiretta. Chiediamo tutto ciò al Signore e chiediamo anche che questo cammino notturno porti frutto nell’invisibile e offriamo il sacrificio di questa notte, il sacrificio della nostra stanchezza, il sacrificio della nostra preghiera per tutti coloro che conosciamo che possono essere anche incatenati in un modo o nell’altro, come ho cercato di spiegare, nella gnosi e se noi stessi ci riconosciamo in qualche laccio di questa gnosi che il Signore ce ne liberi per essere ancora più di Cristo con Maria.


Gesù: “Maria Santissima è la dolcissima tua Regina, porgi a Lei gli omaggi dell’anima tua ed amala con tutto il tuo cuore. La devozione a Maria è l’ultima àncora di salvezza per il mondo sconvolto e per l’anima tua, e perciò coltiva nel tuo cuore questa devozione, contemplando la gloria della Mamma tua e recitando devotamente il santo Rosario. Il Rosario è il tuo amore particolare, io lo so, e il Rosario ti ha liberata dalla disperazione, aprendoti le vie luminose della pietà e della santità. Il Rosario è per te il conforto della vita e la catena che ti congiunge a Dio. Ti benedico+”.


L’anima: “Ti ringrazio, o Gesù, di tutte le grazie che mi hai fatte, e ti supplico a darmi la perseveranza nel bene. Fa’ che anch’io sia coronata nel Cielo per la tua bontà!”.

Se non l’hai ancora fatto, leggi le meditazioni dei misteri della gioia e del dolore

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